sharitaly-foto-finaleLa bellezza della parola accoglienza. L’accoglienza di uno spazio imponente, una ex fabbrica, le Acciaierie Ansaldo, che da monumento del secolo produttivista, cattedrale della classe operaia, è stata riconvertita in uno spazio di open innovation, Base Milano dove programmi di accelerazione, coworking, fablab, costituiscono le piattaforme abilitante dei lavoratori della conoscenza. L’accoglienza di un sapere aperto e condiviso che dal va dal fintech agli open data passando dal Welfare generativo alle sfide della digital manufacturing e del lavoro condiviso (per citare solo alcuni dei temi trattati). L’accoglienza di una partecipazione mista fatta di studenti, professionisti ed aziende, egualmente curiosi di condividere esperienze e di capire i grandi flussi che attraversano la nostra società.
L’accoglienza di una città, Milano, che per due giorni ha raccolto alcune delle sue migliori intelligenze e sensibilità a discutere di scenari di presente e possibilità di futuro.
L’accoglienza, infine, di alcune persone che hanno lavorato per mesi alla progettazione di questo evento in una logica di inclusività spinta, non avendo paura di contaminarsi con il disgregato mondo dell’economia collaborativa italiana. E dunque, un sentito grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere Sharitaly una realtà e una menzione speciale, ca va sans dire, a Marta e Ivana! Ci vediamo l’anno prossimo!

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