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In principio fu una conferenza del coworking (la Conferenza Europea del coworking), . Poi ne venne un’altra (Espresso Coworking). Poi Sharitaly. Poi ancora Experiment Days. Last but not least Milano, sharing City. A qualche mese di distanza  quella che avrebbe dovuto essere una semplice conferenza del Coworking (europea, certo ) si era trasformata nella Collaborative Week,  una teoria di eventi eterogenei, organizzati da soggetti diversi ,ma intrinsecamente collaborativi. Di sfondo  Milano, la città che più di ogni altra in Italia ha sposato l’economia collaborativa (o sharing economy? Il dibattito è aperto e se ne parlerà nel corso dei diversi eventi) facendone una chiave per leggere le trasformazioni sociali e, soprattutto, una leva economica per assicurare crescita e benessere ai suoi cittadini.

Il risultato è appunto la Collaborative Week, un meta evento, che si terrà dal 7 al 14 novembre, dove si discuterà, tra le altre cose, di consumo collaborativo, piattaforme, co-living e, ovviamente, coworking. Centinaia di persone da ogni parte del globo, dall’America all’Africa passando per l’India, saranno presenti dal 7 al 14 novembre a Base Milano ex Ansaldo, per confrontarsi sul significato dell’economia collaborativa, le sue implicazioni e i suoi impatti. Esperti, professori universitari, consulenti ma soprattutto professionisti, persone cioè che lavorano in un coworking o che gestiscono una start up, ciascuno con la sua personalissima visione del fenomeno che, messe insieme, ci restituiscono un mosaico di sfumature, di particolari vivissimi e di prospettive uniche. E che per l’occasione ha attirato l’attenzione delle forze politiche e sociali che si incontreranno l’11 novembre in un dibattito a cui parteciperanno Cristina Tajani, Assessore al lavoro e all’economia del Comune di Milano, Claudia Fiaschi, Vice- Presidente di Confcooperative (che con il progetto CoopUp hanno deciso di abbracciare il fenomeno della sharing economy senza e senza ma) e Maurizio Landini, segretario di Fiom-CGIL.

Persone, idee, storie popoleranno, dunque, lo spazio Ex Ansaldo e la Collaborative Week per una settimana attivando un confronto destinato a travalicare le sue pur robustissime mura (parliamo sempre di una ex acciaieria, eh) per “invadere” la città, lasciando traccia di quelle conversazioni che nei prossimi mesi alimenteranno un dialogo continuo tra organizzazioni, Amministrazione Comunale, associazioni e aziende.

Tutto questo l’abbiamo fatto (anche) noi di Proteina insieme a Collaboriamo, Housing Lab , Base Milano, Global EnterpriseComune di Milano e a tutte le persone che direttamente o indirettamente ci hanno creduto e ci hanno sostenuto. E siamo davvero orgogliosi di aver messo in pratica quello che predichiamo da sempre, ovvero l’importanza di fare rete, di costruire obiettivi condivisi e di scegliere poi gli strumenti migliori per conseguirli. Perchè la Collaborative Week non vuole essere solo un titolo, ma un modus operandi e un obiettivo programmatico. Collaborating is the new black? Assolutamente sì. Vi aspettiamo a Milano!

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